La scoperta
completa delle potenzialità dell’Italia non è ancora avvenuta, e nell’opinione
pubblica internazionale la Francia resta ancora il leader
indiscusso, ma su alcuni mercati la stessa California
ci supera. I vini californiani spuntano a volte dei prezzi incredibili,
con punte qualitative straordinarie, ma certamente non hanno la varietà
che abbiamo noi.
Al di là del primato della Francia
esistono quindi nazioni importanti come gli Stati Uniti
(80% California), l’Australia, la Spagna
che come l’Italia sta vivendo una seconda giovinezza. Ci sono poi dei
paesi emergenti, a metà strada tra la realtà e la novità, come
il Cile , la Germania, ma anche paesi
nuovi che non conoscevamo come la Nuova Zelanda oppure
il Sudafrica, che è nuovo solo a causa dell’isolamento
dovuto all’Apartheid. Per ragioni diverse il Portogallo
e l’Argentina sono nazioni con forti tradizioni vitivinicole
che purtroppo non decollano, il primo legato alla produzione di un solo
prodotto di spicco che è il Porto, la seconda frenata dai gravi
problemi politico-economici che la affliggono da decenni. C’è poi una
nicchia di paesi nel Medio Oriente dove la vite e il
vino non hanno potuto proliferare a causa dei contrasti politico-religiosi
(Chateau Musar in Libano è un’azienda che continua
a produrre anche se è una cattedrale nel deserto, perché nessuno ha voglia
di investire in territori così a rischio).
L’uva CHARDONNAY
è il vitigno bianco per eccellenza perché più o meno dà dei buoni risultati
ovunque, dà una buona struttura al vino oltre a prestarsi facilmente a
rifermentazione e trattamenti in legno. Viene affiancata sempre di più
dal SAUVIGNON BLANC, ma anche da SEMILLON,
GEWURZTRAMINER, CHENIN BLANC, MOSCATO,
uva quest’ultima aromatica con tantissime sottovarietà e diverse clonazioni
(MOSCATO BIANCO in Piemonte, MOSCATO DI ALESSANDRIA/ZIBIBBO
in Sicilia, MUSCAT in Provenza e Valle della Loira, altre
varietà in Sudamerica e Nuova Zelanda).
Allo stesso modo per i vitigni a bacca
rossa l’uva principe è il CABERNET SAUVIGNON, un vitigno
francese originario di Bordeaux onnipresente soprattutto nei grandi vini
rossi (California, Australia, in parte in Nuova Zelanda, Sudafrica, Cile,
Italia che vuol dire Toscana con i Supertuscans e Sicilia dove assume
un carattere di tipicità legato al territorio. Come lo Chardonnay, il
Cabernet Sauvignon è un vitigno che dà molta struttura ed è difficile
che non dia buoni risultati dove venga impiantato.
Le altre varietà cosiddette internazionali
sono il MERLOT, il SYRAH o SHIRAZ, il
PINOT NERO, il SANGIOVESE (soprattutto
in Sudamerica rappresenta uno dei pochi vitigni italiani riproducibile
fuori del territorio di origine).
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18-10-2010
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